Non dimenticare le proprie radici è essenziale. Le tradizioni calabresi, gli strumenti di un popolo... di un passato che troppo spesso viene bistrattato e per certi aspetti strumentalizzato per meri fini commerciali. I Mystura aprono le porte della loro terra al mondo intero: blues, reggae, latin, country, swing, ska, cercando di fondere il tutto un mix pop-folk esplosivo e, como loro stessi amano definire, autoctono.
Il gruppo storico nasce effettivamente nel 2010 da un'iniziativa del cantante. Dopo svariati cambi di musicisti si stabilizza con la formazione a tutt'oggi effettiva.
Domenico Miriello voce e strumenti tradizionali (organetto, lira calabrese e tamburello), Domenico Macheda (chitarre elettriche), Antonio Calarco (basso elettrico), Giuseppe Giordano (batteria) e Teresa Triolo (seconda voce e cori).
Una voce prelevata dal teatro ed un mix musicisti che rendono efficace la "materia musicale" che lavorano. Un sound sperimentale ed in continua evoluzione.
Il primo album nasce proprio ora e si chiama Mystura e raccoglie il meglio del lavoro svolto nei cinque anni di vita del gruppo. I testi sono tutti in lingua dialettale e raccontano diversi aspetti della cultura calabrese. Tra i brani spicca un'emozionante e imprevedibile versione di "Vitti ha crozza" e un divertente ska che parla di pace (" 'na chitarra"). Infine i primissimi brani che il gruppo ha portato nei suoi live e che gli hanno reso un inaspettato successo in giro per l'Italia: "Corvu niru" testo tradizionale su musica inedita a ritmo di rockabilly e la completamente inedita "Bella comu bella", spensierata dichiarazione d'amore alla musica su ritmo reggae che ai piú piace immaginare essere dedicata ad una bellissima donna.
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