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sabato 1 marzo 2025

Maya Foti - Album - Stare Sola





Online e su tutte le piattaforme, è disponibile il nuovo imperdibile disco di Maya: in tre lingue diverse, scegli tu come vuoi ascoltarlo e quale ti piace di più.

Stay Alone - Stare Sola - Estar Sola



    

"Quando una storia d'amore o di amicizia finisce, non ha senso iniziare un guerra che inevitabilmente distruggerà tutto il bene che c'è stato prima... a volte semplicemente si cresce a velocità differenti o in direzioni divergenti. Stare Sola per un po' diventa un esigenza, il modo giusto per tutelare il proprio passato e per non dover mai rinnegare l'amore che un tempo si è provato... momenti preziosi che formano la nostra esistenza"

Maya


Ecco i link per accedere ai profili social della nostra super artista:

 







Il brano è composto da Maya e James Thompson
eseguito da:
Maya: Voce, e basso elettrico
Gianni Foti: Tastiere e programming
Morgana Caliza: Brass di supporto

Produced by Gianni Foti at studio J
Mix and Master by P.I.G. Studio Reggio Calabria by Fabio D.T. in collaborazione con studio J Roma 
Videoclip realizzato da TSCrecords 'short team' per la regia di Gianni Foti integrato da scene dei live del tour in Maya del 2023 in Italia es in Spagna.
Video Special Guest: Valentino Vecchio
Grafica del disco by Maya e Gianni Foti 







lunedì 28 agosto 2023

Maya - Singolo - Cantaloupe Island (Spain Fantasia)

 



Online e su tutte le piattaforme, è disponibile il nuovo imperdibile singolo di Maya: 

Cantaloupe Island (Spain Fantasia)



    

"Dal grande Herbie Hancock, un brano emozionante e senza tempo, ho voluto portarlo ai giorni nostri con un rap serrato, ma accompagnandolo col mio contrabbasso... ...un mix che l'autore ha amato"

Maya


Ecco i link per accedere ai profili social della nostra super artista:

 





Il brano è eseguito da Maya :
Maya: Voce, e basso elettrico
Gianni Foti: Tastiere e programming

Produced by Gianni Foti at studio J
Mix and Master by studio J Roma 
Videoclip realizzato da TSCrecords 'short team' per la regia di Gianni Foti integrato da scene dei live del tour in Maya del 2023 in Italia es in Spagna.
Grafica del disco by Maya e Gianni Foti 


venerdì 17 gennaio 2020

SOBREV1VIEN7E Manuel Cardella Album




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È stato un lungo viaggio.
La parola viaggio, potrebbe essere un sinonimo di vita. 
Il primo giorno, quando ordini le idee e prepari tutto con la paura di dimenticare qualcosa, quando ancora non sei partito e già fai il conto alla rovescia dei giorni che mancano per tornare, quando hai voglia di vivere cose nuove, scoprire, conoscere, crescere, cambiare, migliorarti e vivere.
Dopo ogni viaggio, non si torna mai gli stessi.
Questo album, senza alcun dubbio è stato il mio viaggio più bello e allo stesso tempo più difficile.
Bello perché, ho scoperto un Manuel che non conoscevo, perché ho lavorato con persone fantastiche, perché sono ogni singola canzone del disco, perché ho trascorso notti senza dormire e più di una volta, cinquanta ore consecutive senza chiudere occhio, perché ho scritto tutti i miei brani in quelle notti dove il mondo dorme, ma la musica non aspetta il sole.
Perché ci ho messo anima e cuore, rabbia e frustrazione, voglia di vivere e voglia di essere orgoglioso di me stesso, fantasie e sogni, parole e note, corde di una chitarra e tasti di un pianoforte, sudore e lacrime, magia che ho trasformato in realtà.

Io non ho paura.
Ho smesso di avere paura circa sette anni fa, quando la vita mi ha dato un altra opportunità.
So, di avere una grande responsabilità.
Perché se un viaggio, ha un biglietto di andata ed uno di ritorno.
La musica, che sia una canzone, un album, non torna mai indietro.
Parte e li resta.
Qualcosa che è mio, lo lascio andare. Senza sapere dove o da chi arriverà.
E devi essere sicuro che sia abbastanza forte, per affrontare il mondo li fuori.
Quando un mio lavoro parte e comincia il suo viaggio nel mondo, l’unico modo per chiedergli di tornare a me, è vedervi cantare le mie canzoni sotto un palco, quando mi restituite con il sorriso qualcosa che io vi ho regalato con amore.
Solo in quei momenti torna a casa, torna a Manuel.

“SOBREV1VIEN7E” è il MIO DISCO.

Sono sopravvissuto alla morte. 
Io la morte l’ho guardata in faccia e l’ho battuta, a voglia di vivere.
Il mio cuore che si era fermato, ha ricominciato a battere.
E non è poesia. 
È vero. È successo davvero.


Sopravvissuto a tutte quelle persone che hanno cercato di distruggermi.
Di togliermi la musica, che mi hanno derubato, umiliato, trattato come fossi una cosa, un prodotto da scaffale, un numero su una cartellina dentro un ufficio con sedie di pelle e con loro, pagliacci mascherati a festa, nella loro perenne insoddisfazione personale.
Parlo di voi con il sorriso, oggi.
Anzi, vi ringrazio.
Vi ringrazio per avermi fatto vedere tutto ciò che la musica non è, tutto ciò che siete disposti a fare per raggiungere un obiettivo, giocatori sporchi, senza gloria.
Vi ringrazio perché siete anche voi parte portante del titolo del disco.
Io sono sopravvissuto anche a voi.
Che vi sentite squali ma in un acquario, che voi stessi avete costruito. Per proteggervi.
Nell’oceano, sareste pesciolini.
Che bello, non avere più rabbia. Non pensare più a tutto quello che mi avete rubato, con la frustrazione dei miei primi tempi, quando mi chiedevo: “ Ma perché a me? Cosa ho fatto?”.
Che bello non dover fare i vostri nomi, perché so che sapete.
So che sapete che sto parlando di voi.
E so anche, che ascolterete l’album intero.
Dopo aver visto la copertina, ovviamente.
Io la maschera non me la metto.
Sono Manuel, me stesso e ne vado fiero.


Sono sopravvissuto alla perdita della persona che mi ha amato come nessuno ha mai fatto. 
Che mi ha lasciato senza avvisare, senza dirmi preparati che sarà dura.
E le ho dedicato una canzone.
Io non sono capace a descriverti, non potrei e non saprei.
Ma ho cercato di farlo, con il cuore.
E tu lo sai.


Sopravvissuto alle distanze.
A tre anni vissuti in Spagna, lontano dal mio mondo, dalla mia terra, dalla mia famiglia, dalla mia città e dalla mia musica.
Solo.
Quando sei solo, lontano da tutte le persone che ti amano, capisci tante cose.
Capisci quanto sia importante un abbraccio, un sorriso, una parola, un “ti voglio bene”.
Perché ti manca. 
Ti manca tutto.
E ti manca tanto.


Sopravvissuto alla depressione.
Che cosa brutta la depressione.
Un tunnel nero, nero e ancora nero.
Ti toglie la voglia di vivere e di lottare, un motivo per svegliarti la mattina, la forza di combattere, di guardare il mondo negli occhi.
Ti senti inutile, per te, per gli altri, per il mondo.
Quasi un peso.
Ma ho lottato ed ho vinto.
Ne sono uscito più forte di prima e con la voglia di spaccare il mondo.


“SOPRAVVISUTO” racchiude questo e tante altre cose.


È un disco, difficile.
Perché difficile? 
Perché è come se ogni volta che spingessi “Play”, venissi catapultato in un mondo differente.
Non sai quello che ti aspetta, non è simile al “mondo” che hai ascoltato prima.
Ogni traccia è qualcosa di nuovo, di diverso e da scoprire.
Potrei descrivervi nel dettaglio ogni cosa che ascolterete e che troverete nel disco.
Ma perché?
Perchè dovrei spiegarvi l’emozione di ogni canzone.
Chi sono io per farlo?
E soprattutto non saprei come fare.
Lascio a voi, emozionarvi, capire, scoprire, e viaggiare con la mia musica.
Però una cosa ve la voglio dire.
Ognuno di voi avrà la sua canzone preferita.
E come dicevo all’inizio, non ho paura.
Non ho paura che sia una, piuttosto che un altra.
Manuel è in tutte le canzoni.
Manuel è tutto quello che ascolterete.
Adesso, Play e…
Buon Viaggio, amici miei. 



Ringrazio voi, che siete venuti in viaggio con me, dal primo giorno, fino all’ultimo, costruendo sogni.
Grazie a Fabrizio Paris, Fabiola Greco, PJ - Piergiorgio Palli, Veronica Surrentino, Mapo, Baba, Gianni Giacomini.
Grazie a PJBASSMAN STUDIO di Roma, per avermi fatto sentire a casa per 4 mesi. Grazie a Gianni Foti e TSCrecords.com per la distribuzione del disco in tutti gli angoli del globo.
Grazie alla mia famiglia prima di tutti.
Per ultimo, grazie a me.
Ma mai per ultima, grazie a TE.






giovedì 11 aprile 2019

The Writers' War - Album


"The Writers' War" è il primo disco della storia musicale italiana che nasce all'interno di un libro, il romanzo "La Guerra degli Scrittori" edito da Prospettiva Editrice e scritto da Kempes Astolfi. Quattro pezzi, di sonorità e cantautori differenti che segnano lo scandire evolutivo dei personaggi e della storia all'interno del romanzo. Il ritmo dei pezzi accompagna il ritmo del libro.

 
I quattro brani che compongono il disco:

Paintig The Clouds: prodotta nello studio J Roma di TSCRecords.com nel settembre 2016. Il brano è stato interamente realizzato da Gianni Foti che ne è l’autore con il testo di Kempes Astolfi, con alla voce una particolarissima interpretazione di Frances, con la quale ribadiamo ancora una volta un grande feel artistico. Si ringrazia Dave Benedetti per il tema solista del brano, tutte le altre chitarre sono state suonate da Gianni Foti, come anche tutti gli altri strumenti presenti nel brano. Arrangiamento e mix sono stati curati da Gianni Foti e dal team TSCrecords.com e l'organo Hammond è stato aggiunto nel 2019.

Double Infinity: brano rock prodotto e missata da Stefano Donato presso il Mess Painter Studio London, distribuita TSCRecords.com. Scritto da Kempes Astolfi e Stefano Donato, composto da The Step, ha un sound veloce e asciutto anni '70. Prima composizione unplugged estate 2016, mastering finale aprile 2019.

Show your weakness: brando melodico prodotto e missato da Stefano Donato presso il Mess Painter Studio London, distribuita TSCRecords.com. Composto e interpretato da Federico D’Alessandris, scritto da Kempes Astolfi. La voce calda accompagna il piano, per un testo evergreen. Composta inizialmente nell'estate 2016, Stefano Donato ha aggiunto chitarra e ambient in post produzione nel 2019.

The Poisoned Stone: brano rock melodico prodotto e missato da Stefano Donato presso il Mess Painter Studio London, distribuita TSCRecords.com. Scritto da Kempes Astolfi e Stefano Donato, composto da The Step, ha un sound melodico che accomuna le melodie degli anni '70. Prima composizione unplugged estate 2016, mastering finale aprile 2019.


Il disco è distribuito in tutti i territori da TSCRecords.com


su tutte le piattaforme... in tutti i luoghi del pianeta!


















Il romanzo di Kempes Astolfi è disponibile a questo link:


"The Writers' War" is the first record in italian music history born inside a book, Kempes Astolfi’s "La Guerra degli Scrittori", published by “Prospettiva Editrice”. Four songs born inside the novel, different sounding and written by various songwriters that mark the evolution of the characters and the novel’s story. The rhythm of the songs goes with the book’s rhythm.

Paintig The Clouds: produced at “studio J Roma” owned by TSCRecords.com in September 2016 by producer and songwriter Gianni Foti, together with Kempes Astolfi, featuring a unique vocal performance by Frances. We Thank Dave Benedetti for the solo theme on the track, all other guitar and instruments are played by Gianni Foti who also made the arrangements. 

Double Infinity: Rock track produced and mixed by Stefano Donato at Mess Painter Studio in London, distributed by TSCRecords.com. Written by Kempes Astolfi and Stefano Donato, the track has a 70’s inspired fast-paced sound, it has been composed and recorded between 2016 and 2019.

Show your weakness: Written and sung by Federico D’Alessandris, lyrics by Kempes Astolfi, it’s a melodic song produced and mixed by Stefano Donato at Mess Painter Studio in London, distributed by TSCRecords.com. Federico’s warm voice goes along the piano and evergreen lyrics, the song has been composed and recorded between 2016 and 2019.

The Poisoned Stone: Melodic rock song produced and mixed by Stefano Donato at Mess Painter Studio in London, distributed by TSCRecords.com. Written by Kempes Astolfi and Stefano Donato, the track has a 70’s inspired fast-paced sound, it has been composed and recorded between 2016 and 2019.

martedì 29 gennaio 2019

Ren Zen - Se Ascoltassi - Album




“Se ascoltassi” è il primo disco di Ren Zen. Scritto, prodotto e interpretato dall’autore e distribuito da TSCrecords.com , poeta e cantautore italiano, l’album raccoglie 11 brani che hanno come filo conduttore l’ascolto e l’invito a vivere il presente tipico dello Zen (non a caso in
copertina capeggia una figura meditante immersa nella natura).
Apre l’opera il singolo ‘Electrozen’, canzone quasi dance che mira al senso stesso dell’esistenza e si rivolge direttamente all’ascoltatore, al suo ego e alla sua anima per invitarlo ad unirsi alla tribù Ren Zen. Quasi un elettroschock musicale, che si apre però con un crescendo di respiro: da subito si trova lo strumento principe per il benessere individuale (la corretta respirazione appunto e il guardare dentro se stessi). Come per chiudere un cerchio, l’album finisce con il bonus track ‘Questo momento’, nuova versione dance di un vecchio brano nato da una poesia del primo libro di Renzo Maggiore (“Aurora spirituale”, Sovera, Roma), che può esser inteso come la sintesi finale che racchiude il semplice messaggio del vivi “qui ed ora”. In mezzo, si apprezzano altri nove brani dalle varie colorature e ritmiche, tenuti assieme dalla voce baritonale del poeta interprete (con diversi brevi intermezzi parlati) e da un percorso volto all’evoluzione spirituale dell’autore e dell’ascoltatore insieme. ‘Voglio parlare a te’ è una chiara dichiarazione d’intenti e si rivolge soprattutto ai giovani che “hanno la vita davanti/come un’autostrada o una salita a tornanti” con l’invito all’autodeterminazione dopo la presa di coscienza che la vera causa della sofferenza sta dentro di noi. Nella terza traccia, Ren Zen dona cenni di autobiografia elogiando ‘L’Arte povera’ di tutti quegli artisti che fanno fatica a sbarcare il lunario: “l’arte povera mi scorre nelle vene/quanto misere vi sembrano le mie emozioni…” è l’incipit del ritornello di una ballata che fa l’occhiolino ai classici cantautorali e fa storia a sé anche nella scelta degli strumenti (l’ukulele in primis) volta ricordare la semplicità delle esecuzioni di strada. ‘Giovane Giulio’ ricorda un ragazzo morto suicida e si chiede - trattando un tema tragico con grande leggerezza e senza retorica – ‘ma che cos’è questo male d’anima/c’affligge senza remora’. Una delle spiegazioni sta a metà disco, nel brano (l’unico terzinato) che dà il titolo all’album. Le dinamiche famigliari possono provocare traumi e blocchi emozionali difficili da gestire se si è privi degli strumenti che l’autore – in qualità di formatore e consulente – insegna e propone: la competenza del ‘Saper essere” (l’omonimo manuale di Renzo Maggiore è edito dalla Chiado di Lisbona) consiste nel saper gestire le proprie e altrui emozioni, nella capacità di comunicare con empatia ed efficacia, nel conoscere i processi di apprendimento e di motivazione, nello sviluppare la propria originale creatività… “Se ascoltassi le parole senza muri tra di noi” è una frase dell’orecchiabile ritornello che rende quasi banale un approccio così difficile da adottare nella realtà. Solo su questa canzone si potrebbe tenere un seminario.

Al giro di boa, cambia nuovamente la musica con ‘L’anima nel cemento’, che è il brano più ‘dark’ dell’album: nell’intro si trova quel caos cittadino che ci svia dal nostro centro fino a portarci all’autolesionismo (“somiglio a un ologramma senza colori né stemma/l’anima in bianco e nero/è offuscato il sereno”). L’autore va a fondo nella sofferenza propria e di un’intera generazione, ma - attenzione! – ‘Se ascoltassi’ è tutt’altro che un disco pessimista o negativo; al contrario, parte dalle cause del dolore per approdare alla luce della saggezza, indica come uscire dal baratro (che è lì davanti a noi) attraverso la conoscenza di se stessi e la fede. In ‘Amico fidati’ infatti si ritorna – con una base elettronica dal sapore un po’ retrò - al focus sulle cose buone della vita, ai tanti esempi che ci circondano; ancora un forte invito a “riprendersi nelle mani questa vita”, a non cedere “ai falsi miti”, a seguire invece la propria profonda natura, a fidarsi. Ed ecco che, tornando all’Origine, si trova l’Amore: nella gioiosa ballata ‘La Luna incomincia a chiedersi’ … “se io fossi veramente innamorato/cieco/di un angelo…” c’è la letizia, ma anche il dubbio dell’innamoramento (che sia soltanto un fatto mentale?), ma – come in tutte le canzoni d’amore – si parla di un rapporto tra due persone che in fondo non è altro che una metafora dell’incontro tra l’io e la propria anima, tra il lato maschile e quello femminile, il Tao della vita che include luce ed ombra, carica positiva e negativa, tutti gli opposti che danzano, a volte scontrandosi, nel vortice energetico dell’Universo. Ed è alla dimensione mistica che approda infine Ren Zen nel suo incantevole ‘Canto di primavera’, dove a prevalere è la leggerezza (“ho poggiato a terra lo zaino d’ogni peso mio”), l’immersione in una Natura che dona pace “nel giardino dello spazio infinito di tutti gli uomini”. Per mezzo di questa ‘pausa meditativa’, “si schiudono galassie e nuove vie” nella sorprendente ‘Le comete sognano’: alla ricerca di “antiche dinastie”, ci si libera degli orpelli per dirigersi – come su un’astronave – verso il bagliore delle stelle, per scoprire in conclusione che tutto è Uno. Il trionfo appunto dello Zen. Chi ascolta e legge con attenzione entrerà naturalmente nello spazio senza limite della ‘tribù zen’ dove la condivisione è naturale così come la gioia di vivere.

su tutte le piattaforme... in tutti i luoghi del pianeta!









venerdì 12 agosto 2016

Anteprima - La Quarta Sorella

 
In anteprima, una preview live del brano "La Quarta Sorella" che sarà contenuto nel nuovo disco di Gianni Foti "The Vintage Pride".
Questo video è una 'bozza' di come sarà il brano finale. Infatti spesso prima di arrivare alla registrazione definitiva e completa di un brano dedicato alla discografia, si prendono appunti per fissare quali saranno le idee che verranno sviluppate e determinare le direzione artistica della composizione o dell'improvvisazione.
Ho deciso di condividere il processo di creazione del brano con questa ripresa video della prima bozza di 'La Quarta Sorella', affinché possa essere di aiuto ai giovani compositori che cercano un metodo compositivo per organizzare la propria esuberanza artistica. La ricerca del 'work flow' perfetto è qualcosa di cosi importante per un artista che è un impegno che non smette mai di perfezionarsi durante tutta propria carriera; qualcosa che, se mancasse, pregiudicherebbe la carriera stessa.
Da un idea di John Scofield, che non ringrazierò mai abbastanza per la quantità di frasi musicali strampalate e ritmicamente bislacche che non smetteranno mai di ispirarmi stuzzicando la mia vena musical/giocherellona, nasce questa improvvisazione (normalmente l'avrei registrata in audio, ma per l'occasione ho usato la mia fidata GoPro) che riascolterò tra un mese circa, una volta dimenticata coscientemente ma interiorizzata. 
Poi passerò allo sviluppo delle parti che mi piaccio maggiormente e risuonerò il tutto con una linea melodica più concreta e personale. 
Probabilmente chiamerò un amico per una partecipazione, magari per il giro di basso (ho in mente Nino Liconti, vedremo). 
Poi il mix provvisorio (il prontoascolto) e, quando tutti i brani del disco raggiungeranno il mix provvisorio un'ascoltata dagli amici più spietati che mi aiuteranno nella caccia delle parti meno convincenti. 
A seguire manderò per il mix al buon Fabio a Reggio Calabria e dopo una revisione insieme, il 'master' che porterà direttamente alla pubblicazione da parte di TSCrecords.
 
Il disco e la lavorazione di 'The Vintage Pride'  è dedicata ad una persona molto speciale, che con la sua allegria non smette mai di intrufolarsi nel processo artistico di chi ha avuto la fortuna di dividere il palco con lui... tnx Gianni Novello.

martedì 6 ottobre 2015

Five Spanish Pieces - Antonio Barresi - Album



Disponibile su tutte le piattaforme, tra cui:















Five Spanish PiecesCinque passeggiate in terra spagnola, uno spirito tutto italiano.
All selections played by: ANTONIO BARRESI

Recorded and mixed at Garage Recording Studio - Reggio Calabria - Italy - on december 2011Sound engineer: Domenico ZavagliaArt director, graphic design, artwork: Fabio ItriMastered at P.I.G. Studio - RC - Italy on 2015 by Fabio De TommasiProduced by Gianni Foti - TSCrecords.com

Al mio maestro Salvatore Zema, perché a lui devo tutto ciò che ho imparato della chitarra classica.
Ringrazio Domenico e Michele per il loro prezioso sostegno, e Alessandra, senza la quale questo lavoro non sarebbe mai nato.
Antonio Barresi, nato a Reggio Calabria nel 1986, all’età di otto anni intraprende lo studio della chitarra. A soli quindici è già vincitore di numerosi concorsi nazionali e, sotto la guida dell’instancabile M° Salvatore Zema, nel 2006 si diploma in chitarra classica presso il conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria. Nel 2008 consegue il “Diploma accademico di secondo livello, indirizzo interpretativo-compositivo” con il massimo dei voti, e nel 2011 si abilita all’insegnamento dello strumento musicale nelle scuole medie. Come musicista la sua carriera si è via via arricchita nel tempo; sia partecipando a concorsi nazionali ed internazionali, classificandosi sempre tra i primi posti, sia perfezionandosi con alcuni tra i migliori Maestri al mondo, tra i quali: Leo Brouwer, Carlos Molina, Bruno Battisti-D’Amario, Alirio Diaz, Carlo Carfagna, Eddie Palermo, Pablo de la Cruz, Juan Lorenzo e molti altri. In “Five spanish pieces”, interpreta brani famosi del repertorio spagnolo. Accanto agli studi classici ha sempre affiancato lo studio della chitarra moderna, facendo in modo di trovarsi a suo agio anche in contesti musicali differenti.
TSCrecords.com



mercoledì 16 settembre 2015

Five Spanish Pieces - prossima uscita

TSC è lieta ed onorata di annunciare la prossima imperdibile pubblicazione: Five Spanish Pieces di Antonio Barresi.


E' un disco emozionante, da un artista fuori dagli schemi... ...facile per noi di TSCrecords innamorarci di questa opera.


Cinque brani come non li avete mai ascoltati; cinque dita che accarezzano, pizzicano e percuotono le corde di una chitarra classica dal suono struggente e tremendamente sensuale.


Cinque passeggiate in terra spagnola, uno spirito tutto italiano.


Attendiamo la conferma per gli accordi di distribuzione internazionale (il medio oriente è sempre un pelino lento. ndr.) poi tra pochi giorni l'uscita in contemporanea mondiale in 182 nazioni.


Complimenti ad Antonio per lo splendido lavoro.



stay tuned on TSCrecords.com


martedì 18 agosto 2015

Mystura - Mystura - Album


Disponibile su tutte le piattaforme, tra cui:










Non dimenticare le proprie radici è essenziale. Le tradizioni calabresi, gli strumenti di un popolo... di un passato che troppo spesso viene bistrattato e per certi aspetti strumentalizzato per meri fini commerciali. I Mystura aprono le porte della loro terra al mondo intero: blues, reggae, latin, country, swing, ska, cercando di fondere il tutto un mix pop-folk esplosivo e, como loro stessi amano definire, autoctono.
Il gruppo storico nasce effettivamente nel 2010 da un'iniziativa del cantante. Dopo svariati cambi di musicisti si stabilizza con la formazione a tutt'oggi effettiva.
Domenico Miriello voce e strumenti tradizionali (organetto, lira calabrese e tamburello), Domenico Macheda (chitarre elettriche), Antonio Calarco (basso elettrico), Giuseppe Giordano (batteria) e Teresa Triolo (seconda voce e cori).
Una voce prelevata dal teatro ed un mix musicisti che rendono efficace la "materia musicale" che lavorano. Un sound sperimentale ed in continua evoluzione.
Il primo album nasce proprio ora e si chiama Mystura e raccoglie il meglio del lavoro svolto nei cinque anni di vita del gruppo. I testi sono tutti in lingua dialettale e raccontano diversi aspetti della cultura calabrese. Tra i brani spicca un'emozionante e imprevedibile versione di "Vitti ha crozza" e un divertente ska che parla di pace (" 'na chitarra"). Infine i primissimi brani che il gruppo ha portato nei suoi live e che gli hanno reso un inaspettato successo in giro per l'Italia: "Corvu niru" testo tradizionale su musica inedita a ritmo di rockabilly e la completamente inedita "Bella comu bella", spensierata dichiarazione d'amore alla musica su ritmo reggae che ai piú piace immaginare essere dedicata ad una bellissima donna.