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sabato 3 dicembre 2016

Concerto Harry Potter


Sabato 3 dicembre abbiamo assistito all'Harry Potter Live, all'auditorio della conciliazione: una proiezione speciale del primo film della saga con la colonna sonora del pluri oscar John Williams eseguita dal vivo ed in sincro con le immagini, a cura dell'Orchestra Italiana del Cinema, diretta da Justin Freer.



Inutile soffermarsi sulla bellezza della colonna sonora, una nomination all'Oscar e soprattutto l'enorme popolarità ed amore da parte del pubblico di tutte le età.


L'orchestra ha fatto un lavoro eccellente, e quasi nessuna sbavatura sul sincro audio/video, uno sforzo ulteriore per il bravissimo direttore che seguiva, oltre alla partitura, un monitor con le immagini ed un click visivo con dei segnali per il tempo ed il cambio di brano.


L'audio originale della pellicola è stato modificato, ovviamente eliminando la colonna sonora, tenendo relativamente basso il dialogo italiano e di conseguenza la scelta dei sottotitoli per poter seguire meglio la storia, ma sopratutto il livello della traccia internazionale con effetti e rumori era estremamente bassa, per esempio durante l'attacco del Troll erano più intellegibili i fiati dei protagonisti piuttosto che i grugniti del mostro, che sembrava quasi afono.
Ovviamente tutto questo è stato dettato dalla volontà di lasciare spazio all'orchestra, che con una dinamica impressionante e con una bellezza senza eguali, ha riempito con centinaia di decibel la splendida sala della Conciliazione.


Prima, durante la pausa e dopo il concerto, in giro per l'auditorium si potevano incontrare alcuni personaggi della saga, per il piacere di appassionati e bimbi. 
Via della Conciliazione, era 'addobbata' con luci e musica a tema magico e si respirava l'attesa per l'evento già da fuori l'auditorium.
Nell'atrio la colonna sonora originale aiutava ad entrare nello spirito ed un banco con gli oggetti di Hogwards in vendita è rimasto assediato per tutto il tempo.


La nostra Maya, alla sua prima esperienza con un orchestra completa, non nasconde una certa emozione e non è certa di cosa l'attende... ...alla notizia che gli 80 elementi (seppur microfonati) non sarebbero stati amplificati ma che avremmo ascoltato direttamente la musica prodotta dallo strumento, è rimasta perplessa. La grandiosità ed il volume durante le scene più intense l'ha sorpresa ed emozionata non poco. Forse il miglior modo per iniziare una bimba di quasi 8 anni alla musica sinfonica.

Divertente veder sfilare gli accanitissimi in veste Grifondoro o Serpeverde ed i vestiti da gran gala con strascichi e paillettes dorate. E' l'incontro di due realtà che, per una sera si divertono insieme.

Grazie a Lorenzo Meinardi, siamo riusciti ad avere tre posti stupendi come ospiti dell'orchestra. Lo spettacolo aveva il tutto esaurito da mesi. 



L'unicha scelta che personalmente non ho condiviso con la produzione è stata l'assenza di almeno una Celesta (strumento simile per forma al pianoforte verticale ma che produce un suono simile ai campanellini, usato e riconoscibilissimo nel tema principale di Harry Potter), sostituito da due master Motif collegate rispettivamente ad un MacBook Pro con la celesta NI: un suono stupendo ed impeccabile come di tradizione, ma è un elemento tecnologico che stona con il colpo d'occhio di un orchestra che deve restare acustica in ogni sua parte. 
Comprendo la praticità e la condivido... ...chi mi conosce e mi segue sa bene che nel 70% dei miei concerti uso una configurazione identica, con una master ed un MacBook Pro con suite NI ed il suono non ha rivali, ma in questo caso ci dovremmo ritrovare agli antipodi della praticità, con un materiale umano pazzesco e strumenti tradizionali da un lato ed un DVD dall'altro... ...le vie di mezzo le trovo inutili.



E' stata un'esperienza unica e bellissima, magari poter rivedere uno Star Wars o un Indiana Jones con l'orchestra... ...per non parlare di Jurassic Park, Lo Squalo o E.T.  ...tutti capolavori del mio compositore cinematografico preferito: John Williams.
Con 5 Oscar e 47 nomination (l'ultima nel 2016 con Star Wars 7), è l'uomo più titolato nel mondo del cinema, secondo solo a Walt Disney (59) che è più un istituzione che un essere vivente. 
Il buon John che con i suoi 84 anni ha scritto le musiche più significative di hollywood, musiche tenere e dolci ma forti e solenni, con una incredibile versatilità (vedi E.T. in confronto con Slavate il soldato Ryan), squillante nell'uso degli ottoni in Star Wars ma delicato e confidenziale con la Celesta di Harry Potter. Un grandissimo artista che unisce la complessità delle sue opere alla popolarità dei temini che nessuno di noi potrà mai evitare di fischiettare quando ritorna al parcheggio dopo aver visto un suo film. 
Che Dio ti benedica nonno John!

Gianni Foti

martedì 6 ottobre 2015

Five Spanish Pieces - Antonio Barresi - Album



Disponibile su tutte le piattaforme, tra cui:















Five Spanish PiecesCinque passeggiate in terra spagnola, uno spirito tutto italiano.
All selections played by: ANTONIO BARRESI

Recorded and mixed at Garage Recording Studio - Reggio Calabria - Italy - on december 2011Sound engineer: Domenico ZavagliaArt director, graphic design, artwork: Fabio ItriMastered at P.I.G. Studio - RC - Italy on 2015 by Fabio De TommasiProduced by Gianni Foti - TSCrecords.com

Al mio maestro Salvatore Zema, perché a lui devo tutto ciò che ho imparato della chitarra classica.
Ringrazio Domenico e Michele per il loro prezioso sostegno, e Alessandra, senza la quale questo lavoro non sarebbe mai nato.
Antonio Barresi, nato a Reggio Calabria nel 1986, all’età di otto anni intraprende lo studio della chitarra. A soli quindici è già vincitore di numerosi concorsi nazionali e, sotto la guida dell’instancabile M° Salvatore Zema, nel 2006 si diploma in chitarra classica presso il conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria. Nel 2008 consegue il “Diploma accademico di secondo livello, indirizzo interpretativo-compositivo” con il massimo dei voti, e nel 2011 si abilita all’insegnamento dello strumento musicale nelle scuole medie. Come musicista la sua carriera si è via via arricchita nel tempo; sia partecipando a concorsi nazionali ed internazionali, classificandosi sempre tra i primi posti, sia perfezionandosi con alcuni tra i migliori Maestri al mondo, tra i quali: Leo Brouwer, Carlos Molina, Bruno Battisti-D’Amario, Alirio Diaz, Carlo Carfagna, Eddie Palermo, Pablo de la Cruz, Juan Lorenzo e molti altri. In “Five spanish pieces”, interpreta brani famosi del repertorio spagnolo. Accanto agli studi classici ha sempre affiancato lo studio della chitarra moderna, facendo in modo di trovarsi a suo agio anche in contesti musicali differenti.
TSCrecords.com



martedì 29 settembre 2015

Spotify - Primo Della Classe


Spotify è stato il primo a rendere disponibile il fantastico disco di Antonio Barresi.
Prenditi un momento per te, clikka ed ascolta gratuitamente FIVE SPANISH PIECES. 




mercoledì 16 settembre 2015

Five Spanish Pieces - prossima uscita

TSC è lieta ed onorata di annunciare la prossima imperdibile pubblicazione: Five Spanish Pieces di Antonio Barresi.


E' un disco emozionante, da un artista fuori dagli schemi... ...facile per noi di TSCrecords innamorarci di questa opera.


Cinque brani come non li avete mai ascoltati; cinque dita che accarezzano, pizzicano e percuotono le corde di una chitarra classica dal suono struggente e tremendamente sensuale.


Cinque passeggiate in terra spagnola, uno spirito tutto italiano.


Attendiamo la conferma per gli accordi di distribuzione internazionale (il medio oriente è sempre un pelino lento. ndr.) poi tra pochi giorni l'uscita in contemporanea mondiale in 182 nazioni.


Complimenti ad Antonio per lo splendido lavoro.



stay tuned on TSCrecords.com


lunedì 8 giugno 2015

TSC - Inspiration





A volte capita di vedere qualcosa e di lasciarsi ispirare... ...condividiamo questo con chi vuole ispirarsi insieme a noi. 

Realizzato a 15 metri dal TSC studio di preproduzione di Frascati.

giovedì 14 marzo 2013

Road To Australia - 9 Dicembre 2006 - Gianni Foti - Album

Quando un europeo va alla ricerca delle proprie emozioni dall’altra parte del globo; dove il deserto ed il mare si toccano in un esplosione di vita; dove ogni essere è così diverso e così uguale a tutto ciò che conosci; tra ragni letali e tenerissimi wallaby; dove la musica classica sfiora i confini del mondo.
Dedicato a mia Moglie, stampato nel 2006 in 101 copie numerate e siglate a mano e distribuite agli invitati al mio matrimonio, ora in versione digitale, ora disponibile al mondo.


Disponibile su tutte le piattaforme, tra cui:









controlla l'elenco dei nostri partner.

lunedì 5 maggio 1986

Antonio Barresi - Chitarra


Antonio Barresi, nato a Reggio Calabria nel 1986, all’età di otto anni intraprende lo studio della chitarra. A soli quindici è già vincitore di numerosi concorsi nazionali e, sotto la guida dell’instancabile M° Salvatore Zema, nel 2006 si diploma in chitarra classica presso il conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria. Nel 2008 consegue il “Diploma accademico di secondo livello, indirizzo interpretativo-compositivo” con il massimo dei voti, e nel 2011 si abilita all’insegnamento dello strumento musicale nelle scuole medie. Come musicista la sua carriera si è via via arricchita nel tempo; sia partecipando a concorsi nazionali ed internazionali, classificandosi sempre tra i primi posti, sia perfezionandosi con alcuni tra i migliori Maestri al mondo, tra i quali: Leo Brouwer, Carlos Molina, Bruno Battisti-D’Amario, Alirio Diaz, Carlo Carfagna, Eddie Palermo, Pablo de la Cruz, Juan Lorenzo e molti altri. Recentemente ha pubblicato un disco dal titolo “Five spanish pieces”, nel quale interpreta brani famosi del repertorio spagnolo. Accanto agli studi classici ha sempre affiancato lo studio della chitarra moderna, facendo in modo di trovarsi a suo agio anche in contesti musicali differenti.
A breve il disco “Five spanish pieces” sarà distribuito in tutto il mondo da TSCrecords.