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lunedì 28 agosto 2023

Maya - Singolo - Cantaloupe Island (Spain Fantasia)

 



Online e su tutte le piattaforme, è disponibile il nuovo imperdibile singolo di Maya: 

Cantaloupe Island (Spain Fantasia)



    

"Dal grande Herbie Hancock, un brano emozionante e senza tempo, ho voluto portarlo ai giorni nostri con un rap serrato, ma accompagnandolo col mio contrabbasso... ...un mix che l'autore ha amato"

Maya


Ecco i link per accedere ai profili social della nostra super artista:

 





Il brano è eseguito da Maya :
Maya: Voce, e basso elettrico
Gianni Foti: Tastiere e programming

Produced by Gianni Foti at studio J
Mix and Master by studio J Roma 
Videoclip realizzato da TSCrecords 'short team' per la regia di Gianni Foti integrato da scene dei live del tour in Maya del 2023 in Italia es in Spagna.
Grafica del disco by Maya e Gianni Foti 


venerdì 13 novembre 2020

Maya vince il MakDuel del'11/11/20 organizzato da Markbass



Maya si aggiudica il titolo duellando con musicisti bravissimi provenienti da tutto il mondo in diretta Facebook. 
Organizzato da Markbass con l'intenzione di far incontrare i musicisti, duellando, ma in realtà suonando insieme... una competizione, si, ma molto di più un'occasione per conoscere grandi artisti senza i confini geografici; il tutto condito dalla simpatia e competenza del Markbass team che sempre si dimostra una delle massime eccellenze italiane nel mondo. 
Noi ci siamo divertiti molto, a parte la clamorosa vittoria di Maya, per il format simpatico e spontaneo. Maya ha dimostrato ancora una volta di essere un'artista poliedrica, con margini enormi, ma che già ora può vantare numeri incredibili come autrice, cantante e polistrumentista.
Di seguito una sintesi dell'evento, condita con i Fuorionda divertenti rubati nella "tana" di Maya




 

venerdì 28 agosto 2020

Seven Nation Army - Maya - Singolo

 

Online e su tutte le piattaforme, è disponibile il nuovo imperdibile singolo di Maya: Seven Nation Army.



    

"Io ho voluto integrare un mio testo all'interno di Seven Nation, perché è una combinazione che mi ha emozionato tanto, in più ho fatto suonare il tutto un po più reggae... ...vi piace?"
Maya


Ecco i link per accedere ai profili social della nostra super artista:

 





Il brano è eseguito da Maya e La Profezia:
Maya: Voce, e basso elettrico
Gianni Foti: Tastiere e programming
Luca Ingletti: Batteria e programming
Alberto Sorrentino: Chitarra elettrica
Enrico Spina: programming
Produced by Gianni Foti at studio J
Mix and Master by Fabio deTommasi at P.I.G. Studio Reggio Calabria 
Videoclip realizzato da TSCrecord 'short team' per la regia di Gianni Foti
Grafica del disco by Maya e Gianni Foti 


domenica 7 giugno 2020

Amici Come Me - Maya - Singolo




Amici come me è il primo singolo di Maya che a soli 11 anni è la più giovane cantautrice distribuita in tutto il mondo della storia della musica. 
Il singolo (testo e musica di Maya) parla di amicizia, vista come l'antidoto perfetto, perché nonostante i guai del nostro tempo, le distanze e le differenze tra le persone, il contatto che unisce i cuori di chi è disposto ad aprirsi, può salvarci tutti.


Disponibile su:





      


  ...e su tutte le altre piattaforme di streaming!



Il messaggio della giovane artista recita:
"Tempo distanza e lingua,
Cultura diversa e religione,
Non fanno di noi due opposti,
E dovete per forza darmi tutti ragione.

Colori della pelle e forma degli occhi
Ingannano solo gli uomini sciocchi 
e la diversità che vedete voi
Rende sempre belli gli incontri tra noi 

Due occhi due braccia, un naso e la mente,
Un cuore un anima che amore sente,
E quando ormai pensi che in fondo non vali,
Chiamami e vieni da me, perché noi siamo uguali"

Io penso che la risposta a tutto quello che è successo sia 'Amicizia' ...sempre e comunque essere Amici... ...Come Me.

Videoclip ufficiale:




Il brano è stato eseguito dalla band
Maya e La Profezia


Maya: è la voce del brano, suona la chitarra elettrica ed i basso elettrico ed è suo l'assolo di chitarra rock.

Gianni Foti: Tastiere, Pianoforte e Vocoder

Luca Ingletti: Batteria e programmazione ritmica 

Alberto Sorrentino: Chitarra elettrica ed acustica

Enrico Spina: Basso elettrico


Arrangiamenti: Maya e Gianni Foti
il brano è stato registrato nello studio J di TSCRecords.com

Mix: Gianni Foti
Master: PIG Studio Reggio Calabria a cura di Fabio DeTommasi

Distribuzione e Produzione: TSCRecords.com





lunedì 1 giugno 2020

Pochi giorni all'uscita di Amici Come Me di Maya


Domenica 7 Giugno verra' rilasciato il primo singolo di Maya: Amici Come Me.

La giovanissima cantautrice, di appena 11 anni, Romana con origini Calabresi, ha concluso i lavori del suo primo singolo (scritto in gennaio dello scorso anno) arrivato a maturazione e con arrangiamento ed esecuzione degni di una distribuzione internazionale, grazie alla costanza ed alla collaborazione con i tanti professionisti incontrati negli ultimi 13 mesi. 

Ecco il messaggio della piccola cantautrice con una citazione del testo:


Ciao Amici, questa è la mia prima distribuzione internazionale, il brano lo trovate in tutti gli store ed in tutti i paesi del mondo... ...il mio obbiettivo è quello di riunire quanti più amici possibili, perché
"tempo distanza e lingua,
colore della pelle e forma degli occhi,
ingannano solo gli uomini sciocchi"

Io penso che la risposta a tutto quello che è successo sia 'Amicizia' ...sempre e comunque essere gentili ed amici... ...come me. 


Nell'ultimo anno Maya è arrivata alle finali di Castrocaro, sempre con un brano Reggae scritto interamente da lei; il clamoroso riscontro allo European Music Fest con un altro brano dal carattere fortemente Rock sempre 'Made by Maya'; ed una produzione costante di musica che la porta molto vicina alla possibilità di poter pubblicare un intero disco come cantautrice.

La formazione della Band Live di Maya ha indirizzato la piccola stella di TSC che vive nei castelli Romani, ad essere sempre più professionale ed a esibirsi in giro per l'Italia costantemente ed in ambienti anche di grande competitività artistica. 

Col nome di "Maya e La Profezia" Maya si esibisce con i musicisti della band cantando ed imbracciando una delle sue tantissime chitarre elettriche o ukuleli, accompagnata da artisti di grande esperienza e di alto profilo: Alberto Sorrentino alla chitarra, Gianni Foti alle tastiere, Enrico Spina al basso elettrico e Luca Ingletti (vera leggenda della musica, con collaborazioni che vanno da Baglioni a Slash a Dizzy Gillespie) alla batteria.

 L'incontro di tante generazioni ha portato a questo singolo dall'animo Pop ma che strizza l'occhio a sonorità Rock con l'assolo di chitarra distorta eseguito dalla stessa Maya e con una parte rap con sonorità recentissime. Particolare anche l'uso massiccio del vocoder (strumento molto usato negli anni '70 e nella musica dance, che riunisce il suono della voce e sonorità sintetiche che portano a ritmi molto particolari)

Non resta che aspettare il 7 giugno l'uscita del brano che porterà anche uno strano e singolare primato, Maya sarà infatti la più giovane cantautrice della storia della musica ad avere una distribuzione internazionale. 

Anche TSC si fregia di tale record, per aver creduto fortemente che la musica non rispetta le differenze culturali, le differenze di colori, le differenze di idee... ...la musica è arte e non rispetta neppure la differenza di età!

giovedì 16 aprile 2020

Maya in Produzione

In questo periodo di quarantena, la giovane cantautrice Maya sta producendo, insieme a Gianni Foti, un singolo che verrà rilasciato entro poco tempo da TSC, perché restare a casa non vuol dire restare fermi!
...certo la giovane Maya ha a disposizione il modernissimo studio di preproduzione J che TSC spesso usa nelle sue produzioni, e che si trova all'interno della zona di quarantena di Gianni Foti, ma la vera arte viene dalla testa e dal cuore, non dagli strumenti, e per fortuna la piccola Maya non pecca in esuberanza artistica e produttiva.
Staremo a vedere cosa tirerà fuori da questo periodo Covid.

venerdì 17 gennaio 2020

SOBREV1VIEN7E Manuel Cardella Album




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È stato un lungo viaggio.
La parola viaggio, potrebbe essere un sinonimo di vita. 
Il primo giorno, quando ordini le idee e prepari tutto con la paura di dimenticare qualcosa, quando ancora non sei partito e già fai il conto alla rovescia dei giorni che mancano per tornare, quando hai voglia di vivere cose nuove, scoprire, conoscere, crescere, cambiare, migliorarti e vivere.
Dopo ogni viaggio, non si torna mai gli stessi.
Questo album, senza alcun dubbio è stato il mio viaggio più bello e allo stesso tempo più difficile.
Bello perché, ho scoperto un Manuel che non conoscevo, perché ho lavorato con persone fantastiche, perché sono ogni singola canzone del disco, perché ho trascorso notti senza dormire e più di una volta, cinquanta ore consecutive senza chiudere occhio, perché ho scritto tutti i miei brani in quelle notti dove il mondo dorme, ma la musica non aspetta il sole.
Perché ci ho messo anima e cuore, rabbia e frustrazione, voglia di vivere e voglia di essere orgoglioso di me stesso, fantasie e sogni, parole e note, corde di una chitarra e tasti di un pianoforte, sudore e lacrime, magia che ho trasformato in realtà.

Io non ho paura.
Ho smesso di avere paura circa sette anni fa, quando la vita mi ha dato un altra opportunità.
So, di avere una grande responsabilità.
Perché se un viaggio, ha un biglietto di andata ed uno di ritorno.
La musica, che sia una canzone, un album, non torna mai indietro.
Parte e li resta.
Qualcosa che è mio, lo lascio andare. Senza sapere dove o da chi arriverà.
E devi essere sicuro che sia abbastanza forte, per affrontare il mondo li fuori.
Quando un mio lavoro parte e comincia il suo viaggio nel mondo, l’unico modo per chiedergli di tornare a me, è vedervi cantare le mie canzoni sotto un palco, quando mi restituite con il sorriso qualcosa che io vi ho regalato con amore.
Solo in quei momenti torna a casa, torna a Manuel.

“SOBREV1VIEN7E” è il MIO DISCO.

Sono sopravvissuto alla morte. 
Io la morte l’ho guardata in faccia e l’ho battuta, a voglia di vivere.
Il mio cuore che si era fermato, ha ricominciato a battere.
E non è poesia. 
È vero. È successo davvero.


Sopravvissuto a tutte quelle persone che hanno cercato di distruggermi.
Di togliermi la musica, che mi hanno derubato, umiliato, trattato come fossi una cosa, un prodotto da scaffale, un numero su una cartellina dentro un ufficio con sedie di pelle e con loro, pagliacci mascherati a festa, nella loro perenne insoddisfazione personale.
Parlo di voi con il sorriso, oggi.
Anzi, vi ringrazio.
Vi ringrazio per avermi fatto vedere tutto ciò che la musica non è, tutto ciò che siete disposti a fare per raggiungere un obiettivo, giocatori sporchi, senza gloria.
Vi ringrazio perché siete anche voi parte portante del titolo del disco.
Io sono sopravvissuto anche a voi.
Che vi sentite squali ma in un acquario, che voi stessi avete costruito. Per proteggervi.
Nell’oceano, sareste pesciolini.
Che bello, non avere più rabbia. Non pensare più a tutto quello che mi avete rubato, con la frustrazione dei miei primi tempi, quando mi chiedevo: “ Ma perché a me? Cosa ho fatto?”.
Che bello non dover fare i vostri nomi, perché so che sapete.
So che sapete che sto parlando di voi.
E so anche, che ascolterete l’album intero.
Dopo aver visto la copertina, ovviamente.
Io la maschera non me la metto.
Sono Manuel, me stesso e ne vado fiero.


Sono sopravvissuto alla perdita della persona che mi ha amato come nessuno ha mai fatto. 
Che mi ha lasciato senza avvisare, senza dirmi preparati che sarà dura.
E le ho dedicato una canzone.
Io non sono capace a descriverti, non potrei e non saprei.
Ma ho cercato di farlo, con il cuore.
E tu lo sai.


Sopravvissuto alle distanze.
A tre anni vissuti in Spagna, lontano dal mio mondo, dalla mia terra, dalla mia famiglia, dalla mia città e dalla mia musica.
Solo.
Quando sei solo, lontano da tutte le persone che ti amano, capisci tante cose.
Capisci quanto sia importante un abbraccio, un sorriso, una parola, un “ti voglio bene”.
Perché ti manca. 
Ti manca tutto.
E ti manca tanto.


Sopravvissuto alla depressione.
Che cosa brutta la depressione.
Un tunnel nero, nero e ancora nero.
Ti toglie la voglia di vivere e di lottare, un motivo per svegliarti la mattina, la forza di combattere, di guardare il mondo negli occhi.
Ti senti inutile, per te, per gli altri, per il mondo.
Quasi un peso.
Ma ho lottato ed ho vinto.
Ne sono uscito più forte di prima e con la voglia di spaccare il mondo.


“SOPRAVVISUTO” racchiude questo e tante altre cose.


È un disco, difficile.
Perché difficile? 
Perché è come se ogni volta che spingessi “Play”, venissi catapultato in un mondo differente.
Non sai quello che ti aspetta, non è simile al “mondo” che hai ascoltato prima.
Ogni traccia è qualcosa di nuovo, di diverso e da scoprire.
Potrei descrivervi nel dettaglio ogni cosa che ascolterete e che troverete nel disco.
Ma perché?
Perchè dovrei spiegarvi l’emozione di ogni canzone.
Chi sono io per farlo?
E soprattutto non saprei come fare.
Lascio a voi, emozionarvi, capire, scoprire, e viaggiare con la mia musica.
Però una cosa ve la voglio dire.
Ognuno di voi avrà la sua canzone preferita.
E come dicevo all’inizio, non ho paura.
Non ho paura che sia una, piuttosto che un altra.
Manuel è in tutte le canzoni.
Manuel è tutto quello che ascolterete.
Adesso, Play e…
Buon Viaggio, amici miei. 



Ringrazio voi, che siete venuti in viaggio con me, dal primo giorno, fino all’ultimo, costruendo sogni.
Grazie a Fabrizio Paris, Fabiola Greco, PJ - Piergiorgio Palli, Veronica Surrentino, Mapo, Baba, Gianni Giacomini.
Grazie a PJBASSMAN STUDIO di Roma, per avermi fatto sentire a casa per 4 mesi. Grazie a Gianni Foti e TSCrecords.com per la distribuzione del disco in tutti gli angoli del globo.
Grazie alla mia famiglia prima di tutti.
Per ultimo, grazie a me.
Ma mai per ultima, grazie a TE.






martedì 4 giugno 2019

Maya e La Profezia

“Maya e La Profezia” è un progetto che nasce come team di sviluppo per il live e per la discografia di brani originali composti e scritti da Maya (Foti) classe 2008 e coadiuvato e prodotto dall’etichetta di distribuzione discografica TSCrecords.com 


Il team è composto da musicisti professionisti esperti del settore e dall’autrice.

Oltre a Maya, che è l’autrice,  la cantante e la chitarrista della band, I componenti de “La Profezia” sono:

Batteria: Luca Ingletti (batterista di tanti artisti italiani di primissima fascia come Claudio Baglioni, Stadio... e negli USA con Slash, Dizzy Gillespie, Tony Monaco, Karl Potter e tanti altri)

Chitarra solista: Alberto Sorrentino (chitarrista professionista con molte collaborazioni discografiche tra cui LArtefice, Ren Zen ecc.. ha collaborato agli sviluppi delle chitarre in alcune produzioni Tscrecords; molto attivo nel panorama live della capitale con band come Hard Blues Academy e Spazio 1999, ma suona anche in tributi importanti come Undertull - Jathro Tull ed un tributo agli Scorpions; è anche un docente di chitarra elettrica molto apprezzato)

Basso: Enrico Spina (bassista molto apprezzato per la sua estrazione Funk/Pop e per questo attivissimo nel mondo del live capitolino con formazioni storiche come i Smiling Soul nel periodo di Frances Alina Ascione, Spazio 1999 con Simona Farris e Frances, Blues Lee, Vintage The Band con Lorenzo Meinardi. Oggi fa parte della band Funk/Jazz strumentale FamoFunk con un disco di prossima uscita)

Tastiere e vocoder: Gianni Foti (oltre 30 dischi all’attivo come tastierista, autore o arrangiatore/produttore collaborando con tantissimi artisti. È direttore generale di TSCrecords.com ed Hammondista, ma ha un uso pionieristico dei sintetizzatori e dei keytars. Co autore insieme Lorenzo Meinardi ( Ray Charles, Jeann Mass, Gazeebo ecc..). Attivissimo nel mondo del live con più collaborazioni di quanto possibile scrivere in questa sede, l’ultima insieme a Massimo Calabrese e Franco Ventura sul palco del Parco Schuster. È autore e leader di LArtefice insieme a Federico D’Alessandris, ed ultimamente è leader e scrive  i brani per i FamoFunk con un disco di prossima uscita. L’ultimo lavoro discografico di aprile 2019 è Painting the Clouds di cui è autore e performer con alla voce Frances Alina Ascione ed in distribuzione globale)





Il progetto nasce dalla decisione di affiancare musicisti di primissimo ordine per dar terreno fertile all’incredibile creatività e capacita artistica di Maya.

Qualche nota su Maya:
Nel dicembre del 2012 a soli 4 anni si intrufola di soppiatto nello studio 
di pre produzione di TSCrecords durante una sessione di registrazione con un cantante rock e chiede di cantare un brano di Zucchero Fornaciari (Il mare impetuoso), il divertimento generale dello staff per l’intrusione si è presto trasformato in interesse e meraviglia quando tutti hanno sentito le qualità della giovanissima artista… …qualcuno ha esclamato “Maya sei la fine del Mondo!” …essendo il famoso dicembre 2012, il nomignolo Maya e La Profezia ha accompagnato da allora la piccola cantante. La registrazione resta gelosamente custodita negli archivi TSC.
Dopo pochi mesi, in primavera c’è l’esordio sul palco: nonostante una richiesta negata di poter cantare un brano in piazza a Guidonia; con la complicità del cantante dei Blue Sugar e con uno stratagemma sfugge al controllo della madre e piomba sul palco dove la band aveva preparato in segreto per lei il brano “Per colpa di Chi”. In quel momento sul palco come ospite c’era anche Lorenzo Meinardi ed insieme a Pierfrancesco Lucente hanno formato un estemporaneo trio che ha mandato in visibilio il pubblico.
Da allora ogni band ha accolto la piccola Maya come ospite sul palco con la garanzia di successi sicuri. Decine i duetti e le collaborazioni con musicisti di rilievo, tra cui un video per Amedeo Minghi in occasione della festa per i 50 anni di carriera, Roberto Macheda, Frances Ascione, Simona Farris, Sasà Filippone, Lorenzo Meinardi, Gianni Polimeni, Giuseppe Leoni e molti altri.
Ha registrato e partecipato come Guest in 3 dischi rock dei deviate ladies/damaen e nei video de LArtefice, vincitrice del Contest del Testaccio con UpTown Funk a 7 anni, seconda piazza a Tu Si Que Vales International sulla nave della Musica, finalista a Castrocaro 2019.
Suona l’Ukulele da quando ha 4 anni e  nell’estate del 2018 inizia a suonare la chitarra elettrica con stupefacenti risultati che la portano in soli 5 mesi ad usare lo strumento per comporre la propria musica.
Per Natale 2018 produce un video di auguri che distribuisce nel canale ufficiale YouTube di Maya Foti: l’introduzione è scritta e composta dalla stessa Maya, nel resto del video Maya interpreta 10 bambini provenienti da tutto il mondo che si scambiano un Feliz Navidad. Nel brano Maya suona le chitarre, l’ukulele ed il basso. Il video riscuote un buon successo ed inizia la produzione della fiction web Amici Come Me sui temi dell’amicizia internazionale e sulla composizione musicale. La produzione della prima stagione è tutt’ora in corso.
Da gennaio 2019 Maya compone 3 brani completi ed altri 4 in fase di arrangiamento, esegue varie volte dal vivo i suoi brani e desta l’interesse di musicisti di alto profilo che danno vita all’attuale formazione Maya e La Profezia.

Il brano reggae “la Storia di Alì” di Maya sarà distribuito nei prossimi mesi da TSCrecords.com in tutto il mondo e regalerà a Maya lo strano primato di “Cantautrice con distribuzione internazionale più giovane della storia della Musica” (l’attuale primato è di Taylor Swift a 15 anni)

Maya studia canto e chitarra elettrica e suona il basso e l’ukulele.

Maya parla perfettamente lo Spagnolo ed ha una discreta padronanza dell’Inglese.


Maya, ovviamente, preferisce esibirsi dal vivo con la band al completo e suonando la sua chitarra elettrica, come è normale per un artista pop rock abituato a tutti i palchi;  all’occorrenza può fare esibizioni con base, sia in duo sia da sola e con la sua chitarra anche in playback… …non ama per nulla privarsi del suo strumento.





Locandina 2019

martedì 29 gennaio 2019

Ren Zen - Se Ascoltassi - Album




“Se ascoltassi” è il primo disco di Ren Zen. Scritto, prodotto e interpretato dall’autore e distribuito da TSCrecords.com , poeta e cantautore italiano, l’album raccoglie 11 brani che hanno come filo conduttore l’ascolto e l’invito a vivere il presente tipico dello Zen (non a caso in
copertina capeggia una figura meditante immersa nella natura).
Apre l’opera il singolo ‘Electrozen’, canzone quasi dance che mira al senso stesso dell’esistenza e si rivolge direttamente all’ascoltatore, al suo ego e alla sua anima per invitarlo ad unirsi alla tribù Ren Zen. Quasi un elettroschock musicale, che si apre però con un crescendo di respiro: da subito si trova lo strumento principe per il benessere individuale (la corretta respirazione appunto e il guardare dentro se stessi). Come per chiudere un cerchio, l’album finisce con il bonus track ‘Questo momento’, nuova versione dance di un vecchio brano nato da una poesia del primo libro di Renzo Maggiore (“Aurora spirituale”, Sovera, Roma), che può esser inteso come la sintesi finale che racchiude il semplice messaggio del vivi “qui ed ora”. In mezzo, si apprezzano altri nove brani dalle varie colorature e ritmiche, tenuti assieme dalla voce baritonale del poeta interprete (con diversi brevi intermezzi parlati) e da un percorso volto all’evoluzione spirituale dell’autore e dell’ascoltatore insieme. ‘Voglio parlare a te’ è una chiara dichiarazione d’intenti e si rivolge soprattutto ai giovani che “hanno la vita davanti/come un’autostrada o una salita a tornanti” con l’invito all’autodeterminazione dopo la presa di coscienza che la vera causa della sofferenza sta dentro di noi. Nella terza traccia, Ren Zen dona cenni di autobiografia elogiando ‘L’Arte povera’ di tutti quegli artisti che fanno fatica a sbarcare il lunario: “l’arte povera mi scorre nelle vene/quanto misere vi sembrano le mie emozioni…” è l’incipit del ritornello di una ballata che fa l’occhiolino ai classici cantautorali e fa storia a sé anche nella scelta degli strumenti (l’ukulele in primis) volta ricordare la semplicità delle esecuzioni di strada. ‘Giovane Giulio’ ricorda un ragazzo morto suicida e si chiede - trattando un tema tragico con grande leggerezza e senza retorica – ‘ma che cos’è questo male d’anima/c’affligge senza remora’. Una delle spiegazioni sta a metà disco, nel brano (l’unico terzinato) che dà il titolo all’album. Le dinamiche famigliari possono provocare traumi e blocchi emozionali difficili da gestire se si è privi degli strumenti che l’autore – in qualità di formatore e consulente – insegna e propone: la competenza del ‘Saper essere” (l’omonimo manuale di Renzo Maggiore è edito dalla Chiado di Lisbona) consiste nel saper gestire le proprie e altrui emozioni, nella capacità di comunicare con empatia ed efficacia, nel conoscere i processi di apprendimento e di motivazione, nello sviluppare la propria originale creatività… “Se ascoltassi le parole senza muri tra di noi” è una frase dell’orecchiabile ritornello che rende quasi banale un approccio così difficile da adottare nella realtà. Solo su questa canzone si potrebbe tenere un seminario.

Al giro di boa, cambia nuovamente la musica con ‘L’anima nel cemento’, che è il brano più ‘dark’ dell’album: nell’intro si trova quel caos cittadino che ci svia dal nostro centro fino a portarci all’autolesionismo (“somiglio a un ologramma senza colori né stemma/l’anima in bianco e nero/è offuscato il sereno”). L’autore va a fondo nella sofferenza propria e di un’intera generazione, ma - attenzione! – ‘Se ascoltassi’ è tutt’altro che un disco pessimista o negativo; al contrario, parte dalle cause del dolore per approdare alla luce della saggezza, indica come uscire dal baratro (che è lì davanti a noi) attraverso la conoscenza di se stessi e la fede. In ‘Amico fidati’ infatti si ritorna – con una base elettronica dal sapore un po’ retrò - al focus sulle cose buone della vita, ai tanti esempi che ci circondano; ancora un forte invito a “riprendersi nelle mani questa vita”, a non cedere “ai falsi miti”, a seguire invece la propria profonda natura, a fidarsi. Ed ecco che, tornando all’Origine, si trova l’Amore: nella gioiosa ballata ‘La Luna incomincia a chiedersi’ … “se io fossi veramente innamorato/cieco/di un angelo…” c’è la letizia, ma anche il dubbio dell’innamoramento (che sia soltanto un fatto mentale?), ma – come in tutte le canzoni d’amore – si parla di un rapporto tra due persone che in fondo non è altro che una metafora dell’incontro tra l’io e la propria anima, tra il lato maschile e quello femminile, il Tao della vita che include luce ed ombra, carica positiva e negativa, tutti gli opposti che danzano, a volte scontrandosi, nel vortice energetico dell’Universo. Ed è alla dimensione mistica che approda infine Ren Zen nel suo incantevole ‘Canto di primavera’, dove a prevalere è la leggerezza (“ho poggiato a terra lo zaino d’ogni peso mio”), l’immersione in una Natura che dona pace “nel giardino dello spazio infinito di tutti gli uomini”. Per mezzo di questa ‘pausa meditativa’, “si schiudono galassie e nuove vie” nella sorprendente ‘Le comete sognano’: alla ricerca di “antiche dinastie”, ci si libera degli orpelli per dirigersi – come su un’astronave – verso il bagliore delle stelle, per scoprire in conclusione che tutto è Uno. Il trionfo appunto dello Zen. Chi ascolta e legge con attenzione entrerà naturalmente nello spazio senza limite della ‘tribù zen’ dove la condivisione è naturale così come la gioia di vivere.

su tutte le piattaforme... in tutti i luoghi del pianeta!