Visualizzazione post con etichetta Tiziano Giagnoni. Mostra tutti i post
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sabato 3 dicembre 2016

Dji Mavic Pro - 'test/flight' con musica d'eccezione




Ecco il primissimo volo di prova del nuovo Dji Mavic pro  appena arrivato in TSCrecords.com, lo useremo per i videoclip dei nostri artisti e per le riprese Live dei concerti.

Gianni, Maya e Lola sono i protagonisti, ma senza dimenticare la musica di Tiziano Giagnoni (edita da TSC) che fa di immagini di un semplice test, qualcosa di magico.

martedì 29 settembre 2015

Tiziano Giagnoni Live in Hawaii

Live at "Cha cha cha Salsaria" Restaurant in Hawaii Kai - Honululu -HI-USA



mercoledì 16 settembre 2015

martedì 8 settembre 2015

Recensione Lungo questa strada





Riporto qui integralmente la recensione di Antonio Tuzza di Rockit. Sono rimasto un po' perplesso su alcune considerazioni sulla diversità tra i mix in versione italiana ed inglese e sulla voce su un solo canale... Io credo che al momento della recensione abbiano avuto qualche problemino nello studio di Rockit, perché i brani da noi distribuiti sono assolutamente identici in entrambe le versioni e la voce è sempre in coerenza stereo. ...ma problemi tecnici apparte, la recensione è attenta parla della cristallina verità che traspare dai lavori di Tiziano... Quella verità che mi ha fatto innamorare al primo ascolto di quest'album stupendo.
Gianni Foti.

"Lungo questa strada / The Road We Wander" è l’ultima fatica di Tiziano Giagnoni, cantautore scafato con un congruo passato musicale alle spalle. Suono e stile richiamano una certa sonorità anni ’90 che racchiude una dichiarazione d’intenti dell’autore, il manifesto di quella che è stata la sua vita finora; eppure Giagnoni, detto simpaticamente, non sa decidersi né tra italiano e inglese (di pronuncia un po’ scolastica), né tra Inghilterra e Stati Uniti degli anni ’60, da cui raccoglie le classiche suggestioni sonore impiegate in questo disco.
Sul versante musicale, e soprattutto per la ritmica, quel suono -per così dire- retrò diventa a volte un po’ desueto, fino al plasticoso; le batteria elettroniche e il basso sequenziato (e qualche pad) sono a tratti piatti (fino a ricordare i tasti start stop fill intro end delle passate tastiere arranger); peccato non essersi affidati a un batterista e un bassista in carne e ossa che avrebbero dato maggiore dinamica, spessore e tocco umani a ciò che invece è convincente e vitale; e infatti, ciò che Giagnoni ha potuto suonare con le sue mani risulta di grande qualità esecutiva, di bella apertura. Chitarre acustiche, elettriche, slide guitar e banjo sono sorpredenti e controbilanciano il timbro sintetico di basso e batteria; stesso discorso per la cura e la pulizia di cori e controvoci che hanno un suono sempre morbido, piacevole e di godibile beatlesiana memoria. Inoltre, Giagnoni si rivela anche attento produttore, sa registrare e missare a dovere coerentemente al genere, tanto che l’ascolto risulta avvolgente sia ad un volume comodo, che a volume più spinto. Il nostro è uno che ha bene in testa i suoni delle sue sei corde, il suono di ogni brano e quello dell’intero disco; "Cammina nel silenzio" ne è un esempio, mentre "Walking in the Silence" lo è meno, pur essendo lo stesso brano cantato in inglese. Infatti non si capisce perché le versioni italiane dei brani abbiano un diverso mix; alcuni strumenti, voce inclusa, sono spostati su un solo canale; anche questa sembra essere scelta di beatlesiana memoria, che, in alcuni casi (vedi il brano citato) risulta più interessante rispetto all’omologo inglese dal solito mix ben bilanciato.
"Lungo questa strada / The road we wander" è un disco sincero, onesto, svelato, senza fronzoli e forse anche senza pretese; sembra essere lo specchio musicale del raggiungimento di un qualche status di coscienza dell’autore. Pulito, pacato, maturamente misurato, ovvero la condizione di chi è arrivato ad una diversa consapevolezza, in cui non c’è più tempo per sterili discussioni, o per interrogarsi su cosa sia meglio fare della nostra vita… le cose vengono, scivolano forse, come queste canzoni semplici che trovano la loro strada come la trova l’acqua, senza ostacoli, lasciando andare l’amore con la A maiuscola, l’amore per la vita e per una certa silenziosa sfericità orientale. Il riferimento è rivolto ai testi, essenziali, esistenziali ma scevri da zavorre o inutili complicazioni. Chi si oppone alla corrente è scollato da se stesso, sembra dire ogni testo come un padre che parla al figlio, in uno stile che tende al flower power di "Mother Nature’s Son".
Namastè.
Antonio Tuzza

martedì 11 agosto 2015

Tiziano Giagnoni Live in Hawaii



Ecco il live più lontano che TSC abbia mai avuto il piacere di seguire.
Tiziano Giagnoni, live in Cha Ha Cha Salsaria, ad Hawai'i Kai, Oahu, Honolulu.

Il nostro fantastico Tiziano fa sognare gli statunitensi più esotici ed esclusivi esattamente come fa sognare noi pretenziosi colti del vecchio continente... Forse le persone in fondo non sono tanto diverse? O più probabilmente un artista come Tiziano Giagnoni non conosce confini culturali e riesce a trovare la strada del cuore a prescindere da chi si trova ad ascoltarlo... in un live 'vero' alla vecchia maniera: chitarra, voce e nessuna scusa! Cantare il country nella bocca del lupo... Sonorità da ukulele suonate alle Hawaii... cantare in inglese negli USA!!! Wow! Sono senza parole e sempre più felice di aver suonato l'hammond con Tiziano alla presentazione del disco.

Forza Tiziano, mandaci ancora materiale per farci sognare e per spingerci in quella dimensione dove le emozioni diventano canzoni.

Link al video live Lost and Found live in Honolulu.

sabato 25 aprile 2015

The Road We Wander - Lungo Questa Strada - Tiziano Giagnoni - Album



Per scrivere questa breve presentazione, abbiamo aspettato che il disco fosse pronto e, prima di mandarlo in stampa, ci siamo seduti sul divano, abbiamo acceso il nostro stereo e abbiamo messo su i due CD. Li abbiamo ascoltati in silenzio e senza distrazioni. Ci siamo fatti rapire dalla musica e dalle parole. Ci siamo regalati poco più di un’ora di tempo e il risultato è stato molto piacevole. La musica fluiva senza entrare in conflitto con i testi e ci ha accarezzato come una brezza estiva, lasciando una sensazione di relax, che dopo tutto il lavoro che abbiamo fatto ci ha ripagato in abbondanza. 

Questo disco è il risultato di tutte le forme musicali che Tiziano ha sperimentato negli anni e che non hanno, quindi, una connotazione precisa. E perché in italiano e in inglese? Perché Tiziano è italiano e Anny è australiana e ci siamo divertiti a giocare con le due lingue. I testi non affrontano tematiche sociali o politiche e anche l’amore romantico o quello passionale è stato trattato marginalmente. Ci interessava indagare di più sulle nostre esperienze. Quelle esperienze che ci hanno portato a condividere la nostra quotidianità con parole che, a volte, possono apparire filosofiche o poetiche, che sembra sfiorino il nichilismo, ma che in realtà, sono sgorgate dal cuore nella sua più ingenua semplicità.  

E' l’Amore che ha la maggior rilevanza in questo disco. Avremmo potuto chiamarlo “Dieci Canzoni d’Amore” perché questo, in realtà, sono. L’Amore nelle sue tante forme, che è allo stesso tempo Uno: amore per noi stessi e per gli altri, per il divino e per la vita, per questa strada di gioia e di dolore, questa strada a volte leggera e levigata, altre volte aspra e ripida. La Strada che percorriamo, più o meno velocemente, non sapendo dove ci porterà. Non ci sono indicazioni o mappe da seguire, ma sappiamo che arriveremo tutti alla stessa inevitabile e fantastica destinazione. Eppure la strada è unica e meravigliosa, per ognuno di noi. Le nostre canzoni parlano di Questa Strada, parlano di noi, parlano a noi.  Siamo sicuri che parleranno anche a te.

Bon Voyage,

Disponibile su tutte le piattaforme, tra cui:








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domenica 8 ottobre 1972

Gianni Foti - Tastierista Produttore



Svolgo il mio lavoro su tre fronti:
- Il Produttore discografico
- Lo Strumentista
- L'attività didattica


Inutile elencare un milione di nomi e di band in cui ho collaborato o fondato o suonato o quant'altro, quindi in tre parole per le tre categorie sopra elencate cerco di dare un idea di chi io sia. (o almeno credo di essere).


Come produttore discografico sono attualmente il direttore generale di TSC Records, quindi tutto quello che trovate in questo sito è opera del mio lavoro. Prima di TSC ho prodotto come indipendente numerosi artisti ed opere musicali. In totale ho circa 25 dischi all'attivo tra produzioni, collaborazioni ed arrangiamenti.


Ho sempre visto il mio strumento (le tastiere) come una macchina fredda fatta di plastica e fili... ...per questo forse mi sono dedicato all'organo Hammond ed ai sintetizzatori che, forse, hanno l'anima più percettibile nel panorama tastieristico... ...ma forse sono solo un po' toccato e quindi sto vaneggiando.






Fatto sta che da quando ho notato (25 anni fa) che dal vivo i chitarristi piacevano di più alle ragazze perché suonavano avanti ed in piedi sul palco e non seduti dietro varie tastiere ed appena percepibili dal pubblico, ho deciso di suonare con una tastiera a tracolla (non come Sandy Marton che faceva finta) quindi ho sviluppato una tecnica tutta mia che mi permette di essere efficiente  anche in una posizione non ortodossa. Ovviamente quando suono l'Hammond mi limito a suonare in piedi.

Ho collaborato a lungo col ministero della pubblica istruzione per il progetto DAP Digital Audio Project e per teorizzare i nuovi licei musicali con indirizzo 'moderno'. Ho sviluppato in questi anni una metodologia didattica votata alla composizione musicale da parte di classi di allievi di ogni ordine e grado. I risultati più eclatanti sono con i bambini delle prime classi elementari.




TSC Records pubblicherà a breve un singolo composto e realizzato dai ragazzi che hanno studiato con la metodologia DAP.
Ulteriori informazioni sul DAP